La Sindone nel suo aspetto esteriore


L’ ordito

La Sindone appare come un lenzuolo il cui ordito è tessuto a mano ed era considerato a quei tempi un tipo i stoffa molto preziosa.
Il tessuto dal punto di vista storico e archeologico è classificato di tipo “Z”, il che significa sicuramente che è di origine Siro - palestinese.


La cosa curiosa e difficile da spiegare.

Se guardiamo la Sindone, sulla superficie del tessuto notiamo delle macchie di diverso tipo e forma. Le macchie principali mostrano una impronta centrale che permette di intravvedere una figura umana. 


La Sindone come appare oggi.
per tutta la lunghezza del lenzuolo appare un’impronta frontale e dorsale di una figura umana.






La Sindone di Torino  nei tempi passati era cucita sopra una stoffa rossa, che ne faceva da protezione e il tutto era avvolto attorno ad un bastone e posto in una cassa di sicurezza preziosa rettangolare.


Una scoperta che inquietò il mondo



 Al tempo dell’esposizione del 1898 un avvocato di Torino, fotografo per passione, Secondo Pia, fu autorizzato a fotografare la Sindone. Fu uno choc per lui e il mondo intero il constatare che il negativo fotografico mostrava l’ immagine positiva di un uomo crocifisso, dal volto maestoso, di una dolcezza impressionante e dal corpo ben proporzionato.
Chi guarda il lenzuolo, vede anche delle linee scure e lunghe. Sono i segni dell’incendio del 1532. Si vedono pure delle toppe triangolari, cucite il diversi punti della stoffa; esse risalgono al restauro fatto dalla suore Clarisse nel 1534. Si vedono anche impronte lasciate dall’acqua gettata per spegnere l’incendio.

 Con un intervento di specialisti, l’aspetto della Sindone fu migliorato. Tale intervento fu pensato già nel 1978, ma fu effettuato solo nel 2002, per interessamento e suggerimento di Padre Rinaldi (sdb) e del prof. Alan Adler. Si tolsero le pezze poste dalle Suore Clarisse nel 1534, i fili carbonizzati restanti e le impurità rimaste a causa dei secoli trascorsi. La Sindone rinnovata, fu cucita su un altro panno di stoffa di Olanda(vedi G. GHIBERTI, op.cit.,  nn.1-21 e qui a  p. 23.)


Le prime domande che nacquero di fronte alla Sindone

Ciò che impressiona è sempre il fatto che su quel lenzuolo è impressa in chiaro-scuro l’immagine emozionante di un uomo condannato a morte per crocifissione, preceduta dall’esecuzione di una flagellazione e coronazione di spine indicibilmente feroce. Sulla destra del torace si vede poi con chiarezza una ferita da lancia.  Tutti questi dati corrispondono in modo impressionante con le notizie date dai Vangeli circa le sofferenze e la morte di Gesù. 
E allora ci si domanda...

Questo lenzuolo con il quale si avvolse un morto, è forse allora quel lenzuolo che ha ricoperto Gesù dei Vangeli?...

L’ origine poi di questa immagine è enigmatica,   la Sindone infatti appare come una pellicola fotografica... e nessuno conosceva la fotografia allora, quando fu tessuta.

E ancora..:
 Se dunque quel lenzuol fosse realmente la Sindone di Cristo Gesù, il Lenzuolo di Torino sarebbe anche una testimonianza straordinaria della morte e passione di Gesù e della sua Risurrezione, conservata fino ad oggi?... 







- Questo Volto, questa Figura umana, a chi appartiene?
e
- Come si è formato? ?
































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